10.06.2023
Apprendere che il proprio marito soffre di Parkinson e scoprirsi da un giorno all’altro caregiver, decidendo di cambiare completamente la propria vita. Nel caso di Serafina Maio, la svolta è arrivata a 65 anni percorrendo oltre 900 chilometri. Dalla Calabria, dove viveva, nel 2015 si è trasferita a Ravenna con il proprio compagno di vita, “per dargli tutti gli aiuti necessari”. Due le ragioni: “Nostra figlia è medico di base - racconta - lavora in Romagna e quando scoprimmo la malattia ci disse dell’esistenza dell’associazione Ravenna Parkinson, parlandoci di standard sanitari molto alti”. Di anni Serafina ora ne ha 72, e per assistere meglio il marito ha deciso di prendersi cura anche della propria salute, a partire dalla memoria. Lei è tra gli iscritti del corso di prevenzione e benessere psicologico nell’invecchiamento e ginnastica mentale, rivolto a tutte le persone autosufficienti e in assenza di deficit cognitivo dai 60 agli 80 anni.
“Memory training”. Chi frequenta questi incontri li chiama così, per sintetizzare in realtà un percorso che comprende esercizi cognitivi e strategie mnemoniche, formazione sull’invecchiamento cognitivo normale e patologico, e momenti relazionali di confronto e convivialità. “Sono soddisfatta della sinergia c’è tra l’Ausl della Romagna e le tre associazioni Parkinson, Alzheimer e A.L.ICe - racconta la signora -. Il corso mi ha permesso di rendermi conto di quanto la memoria e il benessere sia importante anche nella terza e quarta età. Io, in quanto caregiver, avevo bisogno di attivare tutte le facoltà che mi permettessero di assistere mio marito, per esempio per ricordare meglio le posologie dei medicinali che deve prendere”. Ed ecco alcuni passaggi delle lezioni: “Siamo partiti dalla memoria e dal suo funzionamento per spaziare a capacità che vanno oltre la memoria, e arrivare alla consapevolezza che siamo portatori di un benessere che può essere utile ad altre persone”.
Duranti i corsi molto spazio è dedicato anche al dialogo con gli psicologi delle associazioni Alzheimer Ravenna, A.L.I.Ce Ravenna e Ravenna Parkinson, parte del progetto “La Cura in Rete”. O anche con i membri del gruppo, durante “i lavori collettivi dove ognuno di noi ha potuto portare le proprie esperienze, che a loro volta possono essere formative per altri”. Vengono fornite anche precise strategie per allenare la mente: “Per esempio si possono utilizzare le potenzialità di tutti i sensi per aiutare la memoria, che funziona anche con propri automatismi. Per questo aiuta molto riporre sempre nello stesso posto oggetti che di solito ci si dimentica”. Più in generale, conclude Serafina, “ci ha dato la capacità di renderci conto che il nostro percorso di vita non è finito ma continua, tutto dipende da noi, da dove lo vogliamo portare, rivedendo attraverso la riflessione personale il trascorso di ognuno, per poi trovare nuove esperienze”.
I corsi di prevenzione e benessere psicologico nell’invecchiamento sono organizzati dal Centro Disturbi Cognitivi e Demenze dell’Ausl Romagna- Distretto di Ravenna, con i Comuni di Ravenna, Cervia e Russi e il contributo della Cura in Rete, il polo della disabilità che riunisce le associazioni Alzheimer Ravenna, A.L.I.Ce Ravenne e Ravenna Parkinson.